Rassegna tournee estiva

 

______________Articoli di presentazione alla prima______________

….Rimettere in scena Shakespeare oggi significa, per Tato Russo, recuperarne integro il tessuto umano e poetico.

Il Mattino di Padova


Tornerà in scena…uno degli spettacoli-culto del teatro italiano: "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, riproposto da Tato Russo a dieci anni dall'ultima edizione ( 600 recite e numerosi premi tra cui quello nazionale della critica)…..al museo del nuovo " Globe Theatre" di Londra è stato annoverato tra le messinscene di levatura internazionale, unica testimonianza italiana del teatro shakespeariano….Poche le variazioni rispetto a quella che è oramai considerata da più parti come una "partitura perfetta dell'immaginario shakespeariano".

Il Gazzettino di Verona

….Come l' "Arlecchino" di Strehler, anche questo sogno è considerato un capolavoro del teatro di regia italiano….Dunque uno spettacolo-evento che Tato Russo ha accettato di rimettere in scena per il Festival Shakespeariano.

L'Arena


….torna al Teatro Romano di Verona il "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, nella straordinaria rilettura di Tato Russo….il "Sogno" di Tato Russo è destinato a diventare un "cult" del teatro italiano….questa riedizione è universalmente attesa, quindi, come un avvenimento di portata internazionale.

Il Gazzettino

….Tradotto e quindi riscritto da Tato Russo, il "Sogno" diviene spettacolo ricco di invenzioni, giocato all'insegna della grande teatralità, capace di trasportarci in un mondo onirico tra l'intrecciarsi di parole, danze e musica…. "ogni attore usa la più giusta tonalità, ognuno sta all'altro come il basso al tenore. Anche la prosa è musica." Come l' "Arlecchino" di Strehler intoccabile anch'esso, un evento memorabile, a giudizio del pubblico e della critica.

L'Arena


______________Articoli di commento alla prima______________


….Orchestrato sul piano spettacolare dal regista Tato Russo….alla sua terza edizione del capolavoro sempre allestito con rigore esemplare, ottenendo grande consenso….il tutto rispettando il significato profondo del testo….il pubblico ha afferrato pienamente il disegno registico…per cui non ha lesinato applausi.

Il Gazzettino, sabato 21 Luglio

….Tato Russo ha frequentato molto quest'opera. L'ha messa in scena nel '79 tra gli alberi di Villa Pignatelli a Napoli, poi al Teatro Bellini, nel '93….si gusta la grande fantasia e l'umorismo di questa messinscena….uno spettacolo giocato all'insegna della poesia e della fiaba che fa letteralmente entrare gli spettatori nel "Sogno" shakespeariano, in un mondo onirico, tra personaggi del mito, in un bosco incantato, con alberi di luce che si materializzano dal fondo, e nel quale si inseriscono i rozzi e simpatici operai di Zeppola-Bottom, con il loro pressapochismo reale, la loro "disoccupazione", la loro fame, il loro umorismo.

….il "Sogno" è un'opera troppo frequentata per non restare colpiti dalla capacità registica di rileggere e restituire la piece arricchita di una "visione" originale, specie se non si tratta di una stravagante nuova idea, ma di qualcosa che sembra affiorare dal profondo. E grazie a questa visione, ed alla precisione scenografica e musicale, lo spettacolo di Tato Russo fa rivivere lo Shakespeare spesso assopito sotto montagne di citazioni letterali che spesso costituiscono il suo sepolcro….
Nella scelta di Tato Russo, che impersona Zeppola, il capocomico, con perizia rara, i quattro mettono a nudo le miseria e le gioie del fare teatro con una comicità irresistibile….

L'Arena, 22 Luglio 2001